L’associazione Chenàbura sardos pro Israele, intende contestare apertamente la scelta del Comitato 25 aprile di accogliere sul palco di Piazza del Carmine, in occasione della celebrazione dedicata alla Resistenza Italiana, un esponente di aperta ideologia filopalestinese al quale senza nessun contraddittorio o richiamo è stato concesso di proferire un discorso che nega la verità storica dei fatti e ancora una volta è stato offensivo nei confronti degli ebrei e dello Stato di Israele.
In particolare l’ospite del Comitato ha sostenuto che fascisti e sionisti si sarebbero alleati prima del’38 e delle leggi razziali per sterminare i palestinesi e occuparne la terra.
Evidentemente non conosce la storia o strumentalmente ha cercato di rileggerla per giustificare la sua presenza su un palco, organizzato per onorare i caduti e i combattenti antifascisti e antinazisti italiani che ed è questo un fatto storico non equivocabile, furono aiutati dall’eroica Brigata Ebraica. Un fatto innegabile, ma ipocritamente alle manifestazioni del 25 aprile, ormai da anni, la loro rappresentanza viene ostacolata se non apertamente contestata.
Noi stessi dell’associazione Chenàbura abbiamo rinunciato ormai da tempo a partecipare ad un evento che mette a rischio la nostra dignità se non anche la nostra incolumità fisica.
L’associazione Chenàbura Sardos pro Israele, attiva da più di dieci anni nel territorio sardo per la riscoperta e la valorizzazione delle radici ebraiche del nostro popolo condanna duramente la scelta degli organizzatori e soprattutto la loro mancanza di prontezza nel fermare e ribattere le affermazioni di un ospite in totale dispregio della storia, della cultura e dell’intelligenza dei partecipanti.
Non ci saremmo mai aspettati un tale livello di mistificazione storica e di incitamento all’odio ad un evento dedicato alla libertà e verità.