di Giuseppe Crimaldi
Mentre il mondo è scosso da due gravi conflitti e tanti hanno le idee confuse, noi tireremo dritti per la nostra strada. Non ci siamo lasciati suggestionare dal vento solidaristico, dai piagnistei buonisti, dalle false cifre fornite da un’organizzazione terroristica che strangola il popolo palestinese. Non abbiamo arretrato di un millimetro nel dichiararci dalla parte di Israele, l’unica posizione da difendere in questo momento. E non lo faremo domani. Pur con tutti i se e i ma rispetto alle deficienze dimostrate su quella che era la pietra miliare dello Stato ebraico: e cioè la sicurezza e la difesa dei suoi cittadini.
Ma tempo verrà per giudicare anche l’operato del governo Netanyahu. Adesso c’è da sconfiggere Hamas e – simbolicamente – un integralismo islamico che minaccia tutto il mondo libero. Questo sito è nato per contribuire a fornire un’idea corretta di informazione, non per fare propaganda: animati da spirito critico, ci poniamo dubbi e riserve anche su scelte opinabili o azzardate degli israeliani, ma questo – adesso – è il tempo di chiudere i conti con i tagliagole al soldo di Ismail Hanyeh e Yahya Sinwar. Questo è il momento forse più delicato: tra chi urla la sua solidarietà a Hamas e non ha speso una lacrima per i morti del 7 ottobre, tra i non pochi che si sono lasciati suggestionare da slogan e bugie, tra i troppi che si sono girati dall’altra parte (già, proprio come fecero troppi italiani durante il periodo delle leggi razziali, delle deportazioni e delle camere a gas) noi siamo e continueremo a essere quelli che sostengono Israele, vedendo in Israele un paradigma di civiltà unico in quel Medio Oriente che è ormai la porta – e verrebbe da aggiungere, l’ultimo baluardo – verso l’Europa, l’Occidente e il mondo libero.
Ora più che mai dobbiamo continuare ad essere in campo pro Israele! Grazie a Giuseppe Crimaldi per questo articolo che pone l’accento su questo
SENZA SE E SENZA MA, SEMPRE.
DAL FIUME AL MARE UNA BANDIERA SI VEDRÀ.
כחול לבן
Ottimo articolo: quando l’occidente ritroverà il coraggio e la dignità di difendere i propri valori culturali?
E’un momento molto difficile ma,proprio per ciò ,non deve mancare il nostro appoggio incondizionato ad Israele
Questo spazio che costa sacrifici e ore di lavoro è una delle poche finestre che permettono di evidenziare una realtà che colpevolmente troppi hanno distorto per fini politici . Su queste pagine che difendono il sacrosanto diritto di Israele ad esistere come stato degli ebrei in pace e sicurezza dovrebbe pure essere uno spazio per chi come noi ha a cuore anche gli interessi del popolo palestinesi . Bella riflessione grazie Giuseppe Crimaldi
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