La vigliaccheria di Hamas (e di troppi palestinesi)


Anon Zagura è stato sepolto domenica nell’ MT Herzel a Gerusalemme, chiamato anche “il cimitero dei bambini”, o cimitero degli eroi. Accompagnato da decine di migliaia di persone che non l’avevano mai visto o conosciuto prima, ma avevano tanto da ringraziarlo.
Ringraziarlo per il salvataggio dei kibbutz a Mordechai il 07/10 quando una orda di quasi mille Hamas cominciava a passeggiare nei viali dei kibbutz, reduce nel ‘48 da una guerra eroica contro l’esercito egiziano, distrutto ed evacuato di notte dagli uomini di Ghivati, gli stessi che si trovano oggi a Rafah a snidare gli ultimi di Hamas.
Da solo con un pugno di bravi combattenti Anon ha ucciso centinaia e centinaia di tagliagole di Hamas bloccando loro la strada per i kibbutz per evitare che potessero compiere quello che avevano già compiuto la mattina a BE’ERI, non era ancora tempo di dare medaglie, lui l’avrebbe ricevuta in vita, nel futuro, quando si inizieranno a fare i conti con i 7 di ottobre.
Intanto il comandante generale della divisione di Gaza ha dato le dimissioni per la sua responsabilità per il massacro: “ho fallito la promessa che ho fatto arruolandomi per difendere Israele”. È già il secondo alto ufficiale che se ne va, dopo il comandante della Riformazione militare Haliva. Purtroppo, coinvolgerà anche il Generale Halevi comandante dell’esercito.
Cadranno anche altre teste, compresa probabilmente quella di Bibi Netanyahu, il responsabile “formale” di tutto.
Il funerale di Anon è stato molto toccante. La moglie ha voluto parlare per ultima, ha detto poche parole, ma che spaccavano il cuore anche dei più duri, i reduci di tutte le battaglie di Israele.
Le voci dei suoi due figli piccoli sono state ascoltate registrate perché temevano l’impatto nel vedere tutte quelle persone a piangere il loro padre, tutti avvolti dalla bandiera israeliana e a cantare alla fine la Hatikva.

Emergono altri dettagli riguardanti la fase delicata dell’uscita dai due appartamenti in cui erano detenuti i quattro ostaggi israeliani, e il blocco dell’auto per strada, appena accesa: c’erano qualche migliaio di civili armati di cui non si poteva distinguere chi fosse un arruolato di Hamas o anche suo semplice fiancheggiatore; impossibile individuare chi, tra quelli in strada, poteva avere un arma, tra i tanti che urlavano “sgozziamo gli ebrei”, e mentre i più giovani salivano sul tetto del blindato con a bordo gli ostaggi appena liberati.
Era inevitabile, secondo il “protocollo Achille”, aprire la strada ad ogni costo. Alla fine sono morti in 200, ma potevano anche morirne 2000 perché la strada era affollatissima. Quello che la propaganda di Hamas definisce “un mercato “era un altro esempio dell’impossibilità di distinguerà tra Hamas e i civili. Perché questo è il punto: la complicità di tanti, troppi civili palestinesi con Hamas. Nel frigorifero di una casa di una famiglia di Gaza
In una casa nel frigorifero è stata trovata la testa di uno dei decapitati di Nachal Oz, che doveva – orrore nell’orrore – essere “venduta” a Israele per riscatto. Nel frigo di famiglia. Questi sono i nemici di Israele.
Nella Bibbia, in un passaggio nel Libro dei profeti quando si parla dei nemici di Israele si dice ARU ARU AD HA YESOD BA”, ossia “arare fino alle fondamenta”. Gaza è peggio di Sodoma e Gomorra. È stata arata solo al dieci per cento, molte zone ancora non sono state toccate, senza andare ancora a parlare di Rafah.
Pare che gli israeliani si siano già rassegnati, malgrado la voce quasi universale, al fatto che non si potrà demolire Hamas. Insomma, siamo di fronte ad un fenomeno di guerriglia sotterranea che è un caso unico nella storia.
Le piste sotterranee di Ho Chi Min nel 53 a tempo di Dienfu sono niente di fronte a quello che sta succedendo a Gaza.
A Gaza non si lavora con chirurgia estetica ma con microchirurgia per arrivare all’obiettivo, senza colpire presenze vicine anche due metri dagli obiettivi, anche nei raid aerei.
Prima di dare l’ok ci sono alcuni passaggi di accertamento della sicurezza per non avere danni collaterali. Ma è sempre possibile?
Una conduttrice della BBC ha esclamato accusando Israele che: “non ha dato preavviso ad Hamas”. Si può pensare che dovessero mandare raccomandata con ricevuta di ritorno? Siamo arrivati a livelli inverosimili di finzione e di doppia moralità proprio dagli inglesi, i quali non diedero certo preavvisi prima di bombardare Dresda nel ‘45, un mese prima della fine della guerra.
E Dresda era una città senza alcuna fabbrica di armamenti, solo rifugio di profughi scappati dalla Germania dell’Est, vista l’avanzata tedesca. Dresda è stata oggetto di bombardamenti di oltre 2000 fortezze volanti inglesi in due-tre ondate con bombe incendiarie. Frutto del iniziativa del maresciallo dell’area Haris “il macellaio”, e ora gli inglesi parlano dei crimini di Israele che sacrifica i migliori per poter entrare nell’appartamento senza dover ammazzare tutti. I francesi dicono “la guerra è guerra “, ma per Israele è doppia: tra massacro vero e massacro mediatico inarrestabile.

One thought on “La vigliaccheria di Hamas (e di troppi palestinesi)

  1. Onore al popolo israeliano. Baluardo di umanità e civiltà in terre dominate da odio, fanatismo e vigliaccheria.

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