Il sindaco che mise la testa sotto la sabbia

di Giuseppe Crimaldi

Cosa non si farebbe pur di guadagnarsi cinque minuti di notorietà. Se aveste chiesto al primo che passa per strada chi è Alberto Felice De Toni, vi avrebbe risposto facendo spallucce: Alberto chi? Felice chi? De Toni chi? Invece da oggi – 17 luglio 2024 – il nome del sindaco di Udine non solo è entrato nelle case degli italiani, ma è destinato a rimanere tra quelli che pascolano nel recinto degli odiatori di Israele.

Costui si è guadagnato titoli e notizie su agenzie, giornali e televisioni perché ha deciso di negare lo stadio “Friuli”, destinato dall’Uefa ad ospitare la partita di “Nation League” tra Italia e Israele, e il perché lo state già intuendo: perché Israele non merita diritto di accoglienza sportiva, perché Israele è una nazione di lupi mannari, di perfidi sterminatori di donne e bambini. Perché Israele va odiato, punto e basta.

Che brutta figura, sindaco. Lei, che peraltro è stato anche rettore dell’Università di Udine, dovrebbe svolgere il suo mandato declinando un lessico bipartisan: riconoscendo magari gli orrori del 7 ottobre, ricordando l’inferno che continuano a vivere gli oltre 100 ostaggi (ammesso che siano ancora tanti, e ne dubitiamo drammaticamente) e comprendendo che la guerra nella Striscia di Gaza è iniziata perché qualcuno ha cominciato massacrando civili innocenti. Invece no. E a sentire le sue motivazioni lei diventa ancora più patetico, e quasi incommentabile.

(lo stadio “Friuli” di Udine)

«Non concedere il patrocinio del Comune di Udine alla partita Italia-Israele del prossimo 14 ottobre – ha dichiarato De Toni alle agenzie – è stata una decisione sofferta e di prudenza. Per Udine ospitare una partita della nazionale italiana di calcio è sempre un onore. Ma per il patrocinio, la nostra scelta poteva essere diversa solo se a oggi fosse stato annunciato un cessate il fuoco. Purtroppo così non è. E concederlo come se non esistesse una guerra, per la quale sia Hamas che Israele sono stati accusati dall’Onu di crimini di guerra, sarebbe stato mettere la testa sotto la sabbia».

Una dichiarazione cerchiobottista che non le fa certo onore, e non fa fare bella figura a Udine, una delle perle del Friuli. Lei, con queste parole, ha messo davvero la testa sotto la sabbia, anziché condannare con parole ferme, chiare e inequivocabili i tagliagole di Hamas. Dipendesse da lei, se le toccasse cercare vie diplomatiche sul sentiero della pace, staremmo freschi. Ma per fortuna (si fa per dire) lei amministra una comunità di meno di 100mila abitanti. A proposito, sa quanto fa la proporzione tra gli abitanti residenti a Udine e i morti ammazzati brutalmente il 7 ottobre? Provi a fare questo semplice calcolo, e lo raffronti ai suoi residenti.

Sderot, 7 ottobre (AP Photo/Ohad Zwigenberg)

Sappia che il peggior peccato per un uomo è quello di rimanere schiavo dei propri pregiudizi. E che chi non sa ammettere che una guerra scatenata dal sangue innocente poi scatena sempre inevitabilmente, per un rapporto di cause-effetto, altre vittime innocenti: ma che non si può darne la colpa a colui che difende il proprio popolo, la sua gente.

Post scriptum: il governatore del Friuli, Fedriga, ha già dichiarato che la Regione darà il proprio patrocinio all’evento di Nation League. E meglio ancora ha fatto il primo cittadino di Monfalcone (27mila abitanti), che ha offerto col cuore il proprio piccolo stadio per celebrare quella che era, e resterà solo una partita di pallone.

*Direttore di Italia Israele Today

7 thoughts on “Il sindaco che mise la testa sotto la sabbia

  1. Chissà se qualche città si rifiutasse di ospitare la squadra dell’Udinese perché la città è amministrata da questo miserevole antisemita cosa ne penserebbe.

  2. “Antisemita di provincia” : splendida, fulminante definizione del caro amico Della Pergola, docente universitario di fama internazionale.

  3. Non mi meraviglia per niente , conoscendo il personaggio .pilatesco e sotto ricatto della sinistra estrema . Per poter essere eletto al ballottaggio ha stretto un patto con sinistra estrema e 5 stelle ed ora sono questi personaggi a governare Udine ., con risultati disastrosi non solo per questo .

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