di Giuseppe Crimaldi
La domanda è una: l’Italia è ancora uno Stato di diritto, nel quale si rispettano, sì, le libertà individuali, ma anche le leggi? Ce lo chiediamo da qualche tempo, davanti a quelli che sembrano siparietti folcloristici e patetici (vedi i raduni in camicia nera con tanto di saluti romani e invocazioni al duce) ma che invece sono segnali sempre più inquietanti di una deriva che non porta niente di buono.
Ce lo chiedevamo ieri – dopo le botte da orbi a un giornalista della Stampa da parte di una squadraccia di nostalgici fascisti – e ce lo chiediamo con più forza oggi, dopo avere visto e letto un post pubblicato su Facebook da tale Giovanni Fuochi, tenente colonnello dell’Aeronautica militare in pensione che si è mostrato in uniforme da ufficiale delle SS: giacca grigia, fascia rossa con svastica nera sul braccio, croce di ferro al taschino ed espressione torva. E sopra la frase “Sinistrorsi vi aspetto“.
Ora, che i social siano diventati una galleria di orrori e matti che pur di stupire fanno cose allucinanti (qualche settimana fa un giovane si è fatto riprendere mentre lanciava in un burrone un gattino di pochi mesi) è noto. Ma quando si supera la linea rossa è veramente troppo. E questo ex militare italiano – che come Vannacci deve avere giurato sulla Costituzione italiana, figlia dell’antifascismo e dello Stato di diritto – quel confine lo ha superato con tutta la sua sorrida stupidità. Confermata poi, sebbene abbia rimosso il post, da una “precisazione” al quotidiano “La Libertà”: “Come Vannacci volevo dire “sveglia”, non sopporto vedere l’Italia così. Se mi dessero spazio vedreste come sparirebbero Lgbtq e coglioni vari. E dovete vedere il resto dell’uniforme: stivali e pistola Luger L8 compresa”.
Immaginiamo bene cosa questo personaggio pensi degli ebrei, sebbene si sia è astenuto dall’aggiungerlo su Facebook.
Qualcuno consiglia di non dare visibilità a simili coglionaggini, che per noi però tali non sono. Qualcuno fermi questa deriva. Lo facciano i magistrati, lo faccia la politica che ha responsabilità di governo, lo faccia il Parlamento, incapace di sciogliere movimenti veterofascisti e neonazisti. Perché certe parole pronunciate oltre la linea rossa della tolleranza democratica, più che pietre, a volte possono diventare veri e propri proiettili.
Post scriptum: qualcuno ritiri a Fuochi quelle medaglie che portava in petto quando serviva l’Italia, da militare.
Davvero incredibile e ripugnante, grazie Giuseppe, per la tua preziosa opera di sensibilizzazione democratica. Ma pessima tempora currunt