Gli sforzi per chiudere i conti con Hamas, la ricerca della pace e i suoi nemici a Gerusalemme
di Giuseppe Crimaldi
Diciamocela tutta: mentre le diplomazie internazionali compiono sforzi per evitare la regionalizzazione di una guerra in Medio Oriente (un salto nel vuoto pericolosissimo, foriero di conseguenze inimmaginabili), mentre l’Iran continua a digrignare i denti mostrando il suo volto demoniaco, e mentre – finalmente – anche la popolazione palestinese inizia a stramaledire Hamas; mentre si tenta di salvare quei (pochissimi) ostaggi ancora vivi da un inferno che dura da oltre dieci mesi, e mentre i vari Putin, Erdogan e compagnia bella si fregano le mani perché il focolaio palestinese distrae l’opinione pubblica mondiale, anche in Israele c’è chi getta benzina sul fuoco, e sono proprio due ministri del Gabinetto Netanyahu a lavorare per impallinare la colomba della pace: Ben Gvir, il quale chiede di tagliare il carburante e gli aiuti ai civili della Striscia, e Smotrich, che sostiene che “lasciar morire di fame due milioni di civili a Gaza “potrebbe essere giustificato e morale”. Per una volta chi scrive deve ammettere che l’ormai ex Alto Rappresentante agli Esteri dell’Unione Europea, Borrell (personaggio per il quale non si ha mai avuto stima politica) ha davvero ragione sostenendo che le parole dei due ministri israeliani rischiano di suonare (e di essere interpretate da qualcuno) come veri e propri incitamenti ai crimini di guerra.
Itamar Ben Gvir e Bezalel Smotrich immaginano di essere in possesso di crediti eterni quando aprono la bocca per dire cose sinceramente inaccettabili. Il premier israeliano, il cui governo è zeppo di ministri che non hanno fatto nemmeno un giorno di servizio militare, sa bene di avere diversi nemici in casa sua, ma resta paralizzato perché sa che senza l’appoggio dell’ultradestra il suo governo cade, e rischia molto anche in prima persona.
Ma noi che amiamo Israele non per questo dobbiamo accettare e sottoscrivere la follia di certi personaggi che rappresentano una minoranza di israeliani. A camminare sul fuoco si rischia di bruciarsi
ottimo articolo Giuseppe!
Irresponsabili…
Sono due nullità legate ad un pugno di seggi vedremo alle prossime elezioni ma sino ad allora il governo di guerra è una opzione conseguente al crimine di Hamas e Jhad. Esistono razzisti in Israele su come esistono in Italia ma sia lì che qui non contano nulla . Borrell farebbe bene a chiedere scusa per tutte le volte che ha tollerato e utilizzato le
Menzogne di Hamas
Condivido pienamente, ogni parola, ogni.virgola…