Ecco come il Mossad ha eliminato Haniyeh

Sebbene il governo israeliano non abbia confermato la sua responsabilità nell’uccisione di Ismail Haniyeh, le modalità di questo assassinio mirato lasciano intendere che ci sia proprio il Mossad dietro. Lo ha rivelato il The Jewish Chronicle, che in un lungo articolo ha ricostruito le ultime ore del leader di Hamas. Secondo il quotidiano britannico, l’ordigno esplosivo è stato piazzato sotto il letto di Haniyeh da due iraniani reclutati dal Mossad nell’unità di sicurezza Ansar al-Mahdi del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche, le stesse persone incaricate di garantire la sicurezza dell’edificio e dei suoi ospiti.
I pasdaran si sono resi conto di ciò dopo l’assassinio, quando le guardie sono state viste dalle telecamere di sicurezza il giorno dell’attentato mentre si muovevano furtivamente nel corridoio verso la stanza di Haniyeh, aprivano la porta con una chiave ed entravano. Tre minuti dopo, i due iraniani, che avevano ricevuto una somma a sei cifre ciascuno oltre a un immediato trasferimento in un paese del nord Europa, sono stati ripresi mentre lasciavano tranquillamente la stanza, scendevano le scale verso l’ingresso principale dell’edificio, uscivano e poi salivano su una macchina nera. La guardia al checkpoint del parcheggio li ha riconosciuti e ha aperto il cancello senza fare domande. Un’ora dopo, sono stati fatti uscire clandestinamente dal Paese grazie al Mossad.
Diversi quotidiani avevano suggerito che l’ordigno fosse stato piazzato nella stanza di Haniyeh settimane o mesi prima dell’esplosione. Tuttavia, le telecamere mostrano che è stato piazzato il giorno dell’esplosione, alle 16:23, circa nove ore prima che venisse attivato quando Haniyeh è entrato nella sua stanza. L’esplosione, innescata a distanza da un robot, è avvenuta dopo la mezzanotte, esattamente alle 01:37 ora locale. Per evitare possibili rilevamenti, il Mossad ha utilizzato un esplosivo piatto a forma di mattone, fissato sul fondo del letto. Per minimizzare i danni ai civili innocenti, hanno utilizzato una bomba nota per la sua precisione, che ha colpito solo la stanza di Haniyeh. Di conseguenza, solo una specifica area dell’edificio è stata danneggiata.


Il Mossad ha inviato i propri agenti a visitare regolarmente l’area per fornire la logistica operativa, mappare ogni strada e vicolo, identificare potenziali vie di fuga e controllare le misure di sicurezza dell’edificio. Tuttavia, gli agenti hanno incontrato difficoltà quando sono arrivati nell’area. Il palazzo era situato su una collina e circondato da una foresta, che rendeva molto difficile osservare chiaramente la struttura. Cinque agenti si sono vestiti di verde e sono saliti sugli alberi, mimetizzandosi con il colore delle foglie. Il loro compito era riferire non appena Haniyeh fosse arrivato all’edificio. In assenza di una fonte all’interno dell’albergo che potesse informarli di quando Haniyeh fosse entrato nella sua stanza, un’altra squadra del Mossad, anch’essa vestita di verde, si è arrampicata sui rami degli alberi e ha osservato l’edificio da un altro angolo. Il loro compito era avvisare l’operatore della bomba non appena la luce si fosse spenta nella stanza del leader di Hamas.
Haniyeh è morto sul colpo, mentre la sua guardia del corpo, Wasim Abu Shaaban, anch’egli ricercato dal Mossad, è rimasta gravemente ferita ed è successivamente morto per una grave emorragia.
Dopo l’assassinio, le autorità iraniane hanno fatto irruzione nel complesso, arrestando 28 alti ufficiali militari e membri del personale presenti. Tutti i loro dispositivi elettronici sono stati sequestrati per controllare le loro comunicazioni. Gli agenti iraniani hanno ispezionato l’intera struttura centimetro per centimetro e analizzato le riprese delle telecamere di sicurezza fotogramma per fotogramma. Quando hanno scoperto che alcuni membri delle Guardie Rivoluzionarie erano coinvolti, hanno immediatamente accusato Israele, minacciando di infliggere serie punizioni.

(Fonte: Shalom)

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