E due. Noi, come Federazione delle Associazioni Italia Israele manteniamo da sempre una linea deontologica rigorosa, nel senso che non assumiamo posizioni partitiche e non facciamo il tifo per nessun gruppo politico italiano. Se oggi deroghiamo dalla linea della “neutralità” è per fare un applauso al ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che ha zittito per ben due volte quel pinocchietto saccente di Alto rappresentante per la politica estera dell’Unione Europea, Josep Borrell, il quale nei mesi dopo il 7 ottobre si è distinto per parzialità e insofferenza verso Israele colpita al cuore il 7 ottobre.
Le sanzioni Ue ai ministri israeliani sono «irreali». Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a Bruxelles. «Non è così che si convincerà Israele ad un accordo sulla pace al Cairo», ha sottolineato dopo che Borrell – molto poco diplomaticamente – aveva proposto di infliggere sanzioni ad alcuni ministri israeliani.
E oggi la seconda bordata. «Borrell parla a proprio nome, non a nome degli Stati membri, che hanno peraltro legislazioni diverse e ieri infatti non si sono espressi. E, comunque, nel suo ruolo di Alto rappresentante è uscente». E’ quanto il responsabile della Farnesina ha detto in un’intervista al Corriere della Sera riguardo alla sua opposizione alla proposta dell’Alto rappresentante per la politica estera Ue di usare le armi fornite all’Ucraina anche in territorio russo.
ottimo