Intervista a Italia Israele Today del senatore Ivan Scalfarotto: “Subito un’interrogazione parlamentare, intervenga Piantedosi”
di Giuseppe Crimaldi
“Chiamare a raccolta chi vuole celebrare il massacro commesso il 7 ottobre dai terroristi di Hamas in Israele è gravissimo e intollerabile. In queste ore presenteremo un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Interno per sapere quali misure intenda adottare per impedire questo abominio”. Il senatore di Italia Viva Ivan Scalfarotto è stato tra i primi a sobbalzare quando ha letto il post sulla pagina Instagram dei “Giovani palestinesi” che inneggia ad una manifestazione da tenere a Roma il 5 ottobre 2024, per celebrare la strage del 7 ottobre, che – a loro dire – ha rappresentato un’“operazione di resistenza”. Scalfarotto (che dal 2019 al 2021 è stato sottosegretario al Ministero degli Esteri) è il responsabile “Esteri” di Italia Viva, è insieme alla collega Raffaelle Paita – coordinatrice nazionale di Italia Viva – il primo firmatario dell’interrogazione parlamentare diretta a Matteo Piantedosi nella quale si chiede di vietare ogni forma di apologia del terrorismo e del pogrom avvenuto il 7 ottobre 2023 nel Sud d’Israele.
Oltre milleduecento morti e 240 ostaggi. Donne, bambini e ragazzi che ballavano al festival Supernova massacrati senza pietà. E ancora, l’orrore degli ostaggi, o meglio di quelli ancora in vita. Senatore, che idea si è fatto di questa convocazione che vorrebbe “festeggiare” quel pogrom?
“Una cosa assurda. Intollerabile. Mi chiedo come si possa liberamente soltanto immaginare una cosa del genere. Chiedere di celebrare un massacro di quella portata – il 7 ottobre, fatte le proporzioni numeriche in base alla popolazione israeliana, è andato ben oltre lo stesso 11 settembre 2001 per l’America- è pura follia. Farlo poi in nome di una “rivoluzione” che inneggia a quell’evento è ancor più inconcepibile. Il 7 ottobre ha segnato una data terribile per tutti, una mattanza atroce ad opera dei terroristi di Hamas che non si dovrà mai dimenticare”.
Che cosa l’ha colpita di più, quel giorno?
“Al netto delle immagini terrificanti, la viltà, la vigliaccheria e l’infamia di colpire, cercandole casa per casa, vittime innocenti sulla base di un’etnia. Quegli innocenti dovevano morire perché ebrei. Ecco perchè oggi vedere che c’è un profilo Instagram intitolato “Giovanipalestinesi” che il prossimo 5 ottobre intendono celebrare come una “rivoluzione” il massacro, gli stupri e il rapimento di 1200 tra giovani, donne e bambini fa accapponare la pelle. Perché quei morti e quegli ostaggi non erano vittime di una guerra, non il disgraziato prezzo di un’operazione militare tra fazioni armate, ma civili vigliaccamente cercati e colpiti in quanto tali, il più lontano possibile da un esercito o una polizia che potesse difenderli. Non ci sono parole per l’orrore”.
Come Italia Viva state per presentare un’interrogazione al ministro Piantedosi.
“Sì, con la collega Paita chiediamo al Viminale che cosa intenda fare perché questa manifestazione non venga autorizzata in alcun modo”.
Chi sono oggi gli odiatori di Israele? E in che forma rinasce in maniera preoccupante l’antisemitismo?
“L’antisemitismo è un virus dormiente, una bestia che oggi rialza sempre più la testa, e che sempre più spesso si maschera dietro l’antisionismo. Uno degli errori più gravi che si commette è identificare poi un Paese con il suo governo. In Israele sono ore delicate, e stiamo vedendo bene che monta un forte dissenso interno a Netanyahu, con la società civile che si unisce ai familiari degli ostaggi. Ma bisogna sempre e comunque stare con Israele. Guai a cedere a facili forme di antisionismo. A tutti noi deve essere ben chiaro che difendere la democrazia, oggi, significa sostenere Israele come Kyiv senza ipocrisie. Il modello di civiltà occidentale è fatto oggetto di una sfida a livello globale”.
Queste pseudo organizzazioni propagandistiche sono nella migliore delle ipotesi cassa di risonanza per il progetto antisemita elaborato in Iran e eseguiti dai loro accoliti di Hamas , nella peggiore probabilmente cellule dormienti pronte ad agire in europa . È di fatto un problema di ordine pubblico che le istituzioni italiane non possono più tutelare o derubricare come spesso fa la magistratura
Sono molto d’accordo una cosa è difendere la causa palestinese una cosa inaccettabile è invece inneggiare al pogrom del 7 ottobre come evento di riscatto.