Quel cancro chiamato Unrwa

Ci sono state evidenze chiarissime, che la maggior parte dei media mondiali hanno naturalmente ignorato, sulle complicità dell’Unrwa – l’Agenzia per i rifugiati palestinesi del Vicino Oriente targata ONU – con i terroristi di Hamas.

Ebbene questo carrozzone colluso con i sanguinari tagliagole continua a riscuotere finanziamenti ed attenzione, con le spalle coperte dai vari Guterres, Albanese, Philippe Lazzarini, Scott Anderson eccetera. Lazzarini, che tiene molto allo stipendio, nelle scorse ore si è affrettato a dichiarare che il ruolo dell’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi può essere cruciale per «una transizione di successo» verso la pace nel conflitto fra Israele e Palestina. Ci vuole veramente coraggio per sparare simili coglionate. Ricordiamo che è stato dimostrato il coinvolgimento di almeno 12 membri Unrwa nell’attacco di Hamas contro Israele del 7 ottobre.

Ma anche Lazzarini “iene famiglia”, e non ci pensa proprio a scollare il culo dalla comoda poltrona che occupa. E continua ad accusare Israele. Il responsabile dell’agenzia per i rifugiati ha attribuito «la campagna di disinformazione» contro l’agenzia al tentativo di togliere ai palestinesi il proprio status di rifugiati «in maniera unilaterale», per poter «cambiare i parametri per una soluzione politica futura».. Gli ha fatto eco – sarebbe mai potuto mancare? – l’ormai ex alto rappresentante Ue, Josep Borrell, un’altra “carta conosciuta” dei nemici d’Israele, il quale ha ricordato che, senza l’Unrwa, «la situazione dei palestinesi sarebbe molto peggiore». E ha insistito nel sollecitare un maggiore impegno dei Paesi europei perché «il futuro d’Europa si deciderà anche a Gaza». «Finora ci siamo limitati a pagare assegni di aiuti umanitari», ha criticato. Borrell, nel riconoscere che «purtroppo, sul conflitto in Palestina» l’Unione europea “è troppo divisa per giocare il ruolo che le viene richiesto».

La verità è che ancora stiamo aspettando che l’Onu dichiari Hamas “associazione terroristica”. Nulla di nuovo sotto il sole. E all’ombra dell’Unrwa cresce una nuova generazione di odiatori d’Israele. Sono decenni che le Nazioni Unite non fanno nulla per nascondere un’ostilità dilagante tra i paesi membri verso Israele, unico Stato al mondo accusato di genocidio proprio pochi mesi dopo il pogrom di Hamas.

Unrwa impiega quasi 29.000 persone, in prevalenza profughi palestinesi, tramite un budget di oltre un miliardo di dollari all’anno.

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