Per quanto riguarda quelle armi che in inglese appartengono alla categoria delle small arms (fucili, mitragliatori eccetera) e light weapons (per esempio i missili anticarro simili ai Javelin o simili a quelli antiaereo Stinger, sono portatili, molto piccoli), queste tipologie di armi si possono nascondere in un bagagliaio di un’automobile e quindi sono verosimilmente molto disperse. Quindi in questi casi è molto più facile mantenere delle scorte. È anche vero che i sistemi anti-tank e anti-aereo MANPADS (man portable air defense systems, i sistemi missilistici antiaereo a corto raggio trasportabili da una persona) di cui disporrebbe Hezbollah sono armi abbastanza datate, ma chiaramente possono comunque creare problemi.
Per quanto riguarda invece i missili balistici “a corto raggio” e quelli a più “lungo raggio”, forniti dall’Iran, allora in questo caso le cose potenzialmente iniziano un po’ a cambiare, perché sono missili che hanno bisogno di un sistema più complesso, quindi più difficile anche da nascondere. Fatte queste premesse, il Center for Strategic and International Studies (CSIS) di Washington (un centro studi indipendente, che però fa contratti per il Pentagono) è una delle fonti migliori (soprattutto per quanto riguarda i missili) tra i centri studi che fanno questo tipo di analisi basate su un misto di valutazioni di esperti e di informazioni reperite; ha raccolto informazioni e suddiviso per tipologia i missili e razzi di cui disporrebbe Hezbollah. In particolare il CSIS, citando fonti israeliane, sostiene che i miliziani del Partito di Allah dispongano di 130’000 piccoli razzi di artiglieria (ne avevano “solo” 15’000 nella guerra del Libano del 2006). Sicuramente è questa la grande differenza rispetto alla guerra in Libano del 2006. Nel 2006 Hezbollah era un gruppo terroristico che sapeva fare guerra a metà con la guerriglia e a metà con la guerra convenzionale, cioè aveva adottato tattiche molto sofisticate che, di fatto, avevano creato grandissimi problemi alle forze militari israeliane. Oggi la grande differenza è che l’arsenale di Hezbollah è aumentato molto nelle capacità, come è aumentato quello di tanti gruppi terroristici o di ribelli.
Dal 7 ottobre i terroristi sciiti hanno lanciato su Israele qualcosa come 9800 razzi. Dal 2006 a oggi tra i 130mila tra razzi e missili accumulati ci sono anche quelli iraniani Fateh-110 e gli Scud. I primi hanno un raggio d’azione di 250-300km, i secondi possono colpire fino a 500 km di distanza. Non mancano droni militari e da ricognizione, usati anche per eludere il sistema di Difesa missilistico Iron Dome, utilizzato per la protezione di Israele, e per ottenere informazioni. Per quanto riguarda l’esercito, una stima del 2022 indicava che Hezbollah poteva contare su 20mila soldati e altrettanti riservisti.