La potenza degli supidi, il silenzio degli onesti

Breve riflessione sul corteo di Roma e sugli agitatori di piazza che odiano Israele

di Enzo La Penna*

Pogrom. Dal dizionario De Mauro: rivolta antisemita, spesso incoraggiata dal potere centrale, accompagnata da saccheggi, devastazioni, massacri. Secondo le parole d’ordine della manifestazione di sabato a Roma si può però intendere anche come inizio di una rivoluzione nonché legittimo atto di resistenza. E tanto si afferma rivendicando la libertà di manifestazione del pensiero. Che è notoriamente principio cardine di tutti i regimi e le organizzazioni per i quali i manifestanti, in modi e forme variegate, hanno atteggiamenti che vanno dall’aperta simpatia all’ adesione ideologica e politica : Hamas, Hezbollah, l’Iran degli ayatollah, Cuba, la Russia di Putin, il Venezuela di Maduro eccetera eccetera.

“La pace è guerra, la libertà è schiavitù, l’ignoranza è forza”, come recitava lo slogan del Grande Fratello (di George Orwell, non quello di Canale 5).

(*Giornalista Ansa)

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