L’ambasciatore Peled in visita a Napoli

Prima uscita ufficiale nel capoluogo campano, dove ha incontrato le associazioni Italia-Israele. L’appello: “Lavorate per trasmettere la verità e smontare disinformazione e ignoranza: Israele combatte il terrorismo e lo fa anche per l’Occidente”.

(Jonathan Peled nel suo intervento a Napoli)

L’ambasciatore Jonathan Peled ha scelto Napoli per il suo primo incontro con le associazioni della Federazione Italia Israele. Un lungo e partecipato incontro al quale erano presenti le due associazioni pro Israele di Napoli, quella di Salerno, e quelle di Cosenza e Caltanissetta.

“Lavoriamo tutti al fianco dell’ambasciata per combattere l’odio e la disinformazione che in questo momento difficile accerchiano Israele – ha detto Peled nel suo intervento nella sede della Comunità Ebraica partenopea (erano presenti il vicepresidente, Sandro Temin, il rav Cesare Moscati e Daniele Coppin) – e per ristabilire un punto fondamentale di verità. Israele sta combattendo su più fronti non solo per difendere legittimamente la sua esistenza, ma anche per sconfiggere il terrorismo. Nel Sud del Libano stiamo respingendo le milizie di Hamas, che continuano a martoriare la Galilea e non solo con continui lanci di missili e droni, al di là del fiume Litani. Nella Striscia, invece, la situazione resta decisamente più complicata, e il nostro obiettivo resta quello di sradicare i terroristi di Hamas e di riportare a casa gli ostaggi. Ma è un compito difficile, perché sappiamo che oggi gli ostaggi sono in mano a diverse organizzazioni jihadiste, e individuare i covi, che spesso sono all’interno di case private, non è facile”.

(Francesco Lucrezi e, in alto, Sandro Temin)

Dopo i saluti introduttivi dei presidenti di napoli, Giovanni Bini, e di Bezalel, Francesco Lucrezi, l’ex presidente nazionale della Federazione, Giuseppe Crimaldi, ha ricordato le profetiche parole pronunciate in tempi non sospetti da Ugo La Malfa quando disse che “la libertà dell’Occidente si difende sotto le mura di Gerusalemme”. Monito quanto mai attuale. Peled ha poi risposto alle numerose domande dei presenti, sottolineando come “Hamas non ha mai avuto alcun rispetto della vita dei civili palestinesi, utilizzandoli ancora oggi come veri e propri scudi umani quando nasconde i suoi capi nelle scuole e nelle moschee. Oggi più che mai il vostro compito è quello di diffondere questa verità, e di combattere tutte le mistificazioni basate spesso anche sull’ignoranza dei fatti che vengono propalate contro Israele”.

Rispondendo ad alcune domande ha affrontato il futuro politico del Libano, i rischi provenienti dall’Iran e sottolineato come, quella attuale, sia una fase “estremamente delicata durante il periodo di transizione che vedrà alternarsi, alla Casa Bianca, al presidente Biden il neo-eletto Donald Trump. Nel corso della giornata, poi, Peled ha avuto incontri con alcuni imprenditori impegnati nel settore marittimo e portuale.

(Giuseppe Crimaldi)

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