Al via, domani a Roma, il 35esimo congresso nazionale della la Federazione delle Associazioni Italia-Israele. Molti i temi in discussione. Tra gli altri l’antisionismo diffuso nelle università italiane, la sfida di fare informazione su Israele dopo il 7 ottobre e il documento dell’High Level Military Group, inviato alla Corte Penale Internazionale, dal quale risulta che l’operato dell’esercito israeliano è conforme agli standard richiesti in situazioni di guerra.
«È il secondo Congresso convocato dopo il 7 ottobre. Lo scorso anno si tenne in un momento in cui tutto il mondo o quasi era dalla parte di Israele. Oggi la situazione è radicalmente cambiata», dichiara Bruno Gazzo, il presidente della Federazione. «L’antisemitismo oggi dilaga in molti modi e ambiti. Assistiamo a episodi incredibili: l’ultimo è un albergo che ha rifiutato la prenotazione a dei giovani israeliani, ritenendoli corresponsabili di un genocidio. E certo allarmano anche gli applausi della piazza di Milano ai fatti di Amsterdam». Gazzo si dichiara non solo preoccupato per la gravità degli episodi in sé, ma anche per il fatto «che nessuno abbia arrestato» uno degli istigatori della piazza milanese: l’esponente palestinese Mohammad Hannoun, di cui gli Stati Uniti d’America hanno di recente bloccato i beni, ritenendolo uno dei principali sponsor di Hamas in Europa. «Il suo è stato incitamento all’odio razziale, in flagranza di reato. Ma al momento non si registrano conseguenze…».
(Bruno Gazzo)
È un periodo critico, riconosce Gazzo. «Per questo è importante incontrarci e lavorare tutti insieme a progetti e strategie. Lo faremo anche con alcuni rappresentanti di studenti pro-Israele di università italiane che coraggiosamente si sono esposti in questo senso». Si soffermerà tra gli altri sul documento dell’High Level Military Group uno degli estensori, l’ex capo di stato maggiore dell’Aeronautica e della Difesa Vincenzo Camporini. Sarà inoltre proiettato un documentario, La voce di Israele, realizzato da Claudia Conte per il Keren Kayemeth Le Israel.
Tra gli ospiti «l’ambasciatore d’Israele Jonathan Peled», anticipa Gazzo. Mentre da Gerusalemme ha inviato un video-messaggio Amir Ohana, lo speaker del Parlamento.