Il 12 marzo alle ore 11, presso la Domus Pauperum, in corso Garibaldi 86, Perugia, si terrà
l’inaugurazione della mostra itinerante DALL’ITALIA AD AUSCHWITZ, a cura di Sara Berger e Marcello Pezzetti.
L’attuale edizione perugina si avvale, inoltre, del patrocinio del Comune di Perugia, dell’Associazione
Italia-Israele di Perugia, dell’Istituto Italiano di Design, dell’Istituto “Alessandro Volta” di Perugia.
Il programma dell’inaugurazione prevede i saluti istituzionali dell’assessore alla cultura del Comune di
Perugia Leonardo Varasano e della presidente dell’Associazione Italia-Israele; interverranno la
presidente dell’Istituto Italiano di Design di Perugia e gli allievi dell’Istituto “Alessandro Volta” di Perugia
che, in occasione del Giorno della Memoria 2024, hanno compiuto un “viaggio della memoria ad
Auschwitz e racconteranno le loro esperienze. Infine, Cesare Moscati, guida museale della Fondazione
Museo della Shoah di Roma, illustrerà ai presenti il percorso didattico-scientifico della mostra.
L’esposizione, che è stata realizzata dalla Fondazione Museo della Shoah con il finanziamento
dell’UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali), è stata allestita per la prima volta al Museo
Fondazione della Shoah di Roma in occasione del Giorno della Memoria 2021, a Roma. Ha come
obiettivo quello di raccontare al grande pubblico la storia di tutte le persone arrestate tra il 1943 e il
1944 nel territorio italiano e deportate nel complesso concentrazionario di Auschwitz-Birkenau. La
deportazione riguarda innanzitutto le persone di origini ebraiche – spesso interi blocchi familiari. Tra
questi, gli ebrei stranieri che negli anni precedenti avevano cercato rifugio nella penisola e quelli che
risiedevano nelle isole del Dodecaneso. La deportazione ad Auschwitz tocca inoltre un numero
inaspettatamente alto di persone arrestate per motivi “politici”, nella quasi totalità donne residenti nel
territorio dell’Adriatisches Küstenland (Litorale Adriatico). Fra i deportati ad Auschwitz c’è infine un
piccolo numero di rom, anch’essi arrestati nell’Adriatisches Küstenland.
L’esposizione si avvale del patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero degli
Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, del Ministero per i beni e le attività culturali e per il
turismo, dell’UNAR Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, del Dipartimento per le Pari
Opportunità, della Regione Lazio, di Roma Capitale, dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, della
Comunità Ebraica di Roma, dell’Associazione Figli della Shoah e in collaborazione con il Ministero
dell’Istruzione.