Intervista a Gianemilio Stern, Presidente Associazione Amici di Magen David Adom Italia.
Intervista a cura di Elisa Garfagna
Quale è il principale ruolo dell’AMDA?
L’Associazione Amici di Magen David Adom in Italia ETS ha lo scopo di sostenere il Servizio nazionale di Emergenza pre-ospedaliera dello Stato di Israele, il Magen David Adom che, da più di 94 anni, ancora prima della nascita dello Stato d’Israele, presta soccorso e offre sollievo a feriti o a persone in pericolo di vita, a tutta la popolazione senza preclusioni di etnia, nazionalità, credo religioso o politico.
Questo spirito umanitario ha condotto il MDA ad entrare a far parte del Comitato Internazionale della Croce Rossa dal 2006 e a partecipare attivamente a fianco dei servizi di soccorso delle altre nazioni in caso di calamità naturali ed emergenze umanitarie. Uno scambio di esperienze e formazione ha portato alla stretta collaborazione con la CRI per corsi ed iniziative congiunte anche in Italia: Corsi di Primo Soccorso sia per adulti che giovani e bambini.
Cosa è cambiato il 7 Ottobre?
Quel giorno Israele si è trovato a fronteggiare un attacco terroristico senza precedenti. Magen David Adom è stato il primo a rispondere: le Centrali Operative hanno ricevuto decine di migliaia di chiamate di emergenza alle quali hanno risposto con supporto medico e psicologico. Le Squadre di soccorso sono arrivate nelle aree più colpite con grande rapidità dimostrando il più alto livello di preparazione. A dispetto della devastazione che avanzava, la risposta di MDA è stata ferma e sicura. I paramedici hanno dato tutto, compresa la vita, pur di salvare i feriti.
Solo nelle prime 48 ore di guerra MDA ha evacuato negli ospedali più di 1000 feriti, avvalendosi di centinaia di ambulanze e veicoli corazzati.
Con la massima urgenza, MDA ha dovuto rivedere le modalità di gestione dell’emergenza e trovare nuove soluzioni organizzative e logistiche per ottimizzare le risorse e garantire la migliore risposta in condizioni di guerra su più fronti.
La Banca del Sangue, gestita dal MDA, è riuscita con rapidità ad organizzare una vasta campagna di raccolta di sangue, sufficiente a provvedere al fabbisogno di tutti gli ospedali e dell’esercito.
La Banca del Latte Materno del Magen David Adom ha continuato a fornire centinaia di litri di latte alle Unità di Cura Neonatale Intensiva in tutto Israele; il numero di madri donatrici è triplicato e sono state riservate delle dosi anche alle donne impossibilitate ad allattare a causa dei traumi provocati dalla guerra.
Dal 7 Ottobre la principale attività che svolgiamo in Italia è la raccolta di donazioni per sostenere finanziariamente le attività umanitarie che il Magen David Adom svolge in Israele. MDA ha messo a punto specifici progetti per avvicinare il servizio di soccorso a tutti i centri abitati del paese. Tra questi, quello denominato Community Immediate Response Vehicle (CIRV) intende assegnare 200 veicoli di primo soccorso a quartieri e cittadine ad alto rischio terroristico; inoltre si deve dotare i paramedici e i soccorritori di equipaggiamento medico avanzato, di mezzi di comunicazione all’avanguardia e di supporto medico da remoto.
Il Magen David Adom in Israele ci ha chiesto di sostenerlo finanziariamente per garantire l’efficienza del servizio. Le donazioni vengono utilizzate principalmente per mezzi di soccorso e il loro mantenimento, per attrezzature mediche e per nuove stazioni operative.
L’antisemitismo è un problema crescente in molte parti del mondo. Come intende l’AMDA contrastare questa tendenza negativa e promuovere una maggiore comprensione e tolleranza verso il popolo ebraico?
Non credo, purtroppo, che la nostra Associazione possa contrastare in modo determinante l’antisemitismo dilagante. Il nostro contributo è di divulgare, grazie a quanto svolge il MDA, il fatto che Israele è un paese democratico in cui convivono diverse etnie e religioni e ogni persona viene egualmente soccorsa e assistita.
Oltre alla Turchia, ci sono altri paesi con cui l’AMDA ha collaborato in passato o con cui vorrebbe instaurare nuove partnership? Quali sono le opportunità legate a queste collaborazioni internazionali?
Nel corso degli anni MDA ha aiutato molti paesi in tempi di bisogno, essendo MDA rappresentante della Croce Rossa in Israele. Negli ultimi anni MDA ha inviato team ad Haiti, Nepal, Turchia e persino più di recente nei Paesi Bassi dopo i drammatici fatti antisemiti. MDA invia aiuto a tutti i paesi che lo richiedono per fronteggiare emergenze naturali quali inondazioni, terremoti e altre calamità.
Il finanziamento privato è fondamentale per il funzionamento del MDA. Quali sono le strategie a lungo termine per garantire la sostenibilità finanziaria dell’associazione e ridurre la dipendenza dalle donazioni occasionali?
Penso che le donazioni dei singoli donatori continueranno a rappresentare un’importante fonte di finanziamento. La strategia è di allargare la tipologia di donatori. Per quanto riguarda la geografia, espanderci al di fuori di Milano e Roma coinvolgendo maggiormente le altre regioni. Desideriamo molto avvicinare di più le persone di religione non ebraica che sostengono, come voi, lo Stato di Israele. Vorremmo condividere ciò che facciamo con i più giovani, investendo sullo sviluppo dei futuri donatori. Un’importanza rilevante avranno i Lasciti Testamentari: sarà per noi una strada complessa e delicata ma che intraprenderemo.
Come intende coinvolgere i giovani nelle attività dell’AMDA e trasmettere loro i valori di solidarietà e impegno civile?
Si trasmettono i valori raccontando e dando l’esempio. Vorremmo coinvolgere i giovani a supporto di eventi che organizzeremo e come frequentatori dei corsi di Primo Soccorso: il prossimo sarà a Milano.
Lei spesso ha menzionato l’importanza di una comunicazione più puntuale per potenziare il numero di donatori. Quali specifiche strategie di comunicazione ha in mente per raggiungere un pubblico più ampio e coinvolgerlo maggiormente nelle attività dell’AMDA?
Stiamo per attualizzare i nostri sistemi di comunicazione. Da una parte, come dicevo, allargando la fascia di lettori/fruitori, dall’altra differenziando la comunicazione per contenuto e frequenza a seconda della tipologia di destinatario.
Le guerre e gli attacchi terroristici hanno un profondo impatto psicologico sulle persone. Come supporta l’AMDA la salute mentale delle vittime e delle comunità colpite?
Dal 7 ottobre MDA ha curato molti pazienti con reazioni di stress acuto a causa degli incidenti terroristici. Sebbene il trattamento quotidiano della salute mentale non faccia parte dell’ambito di cura di MDA, ma considerato il problema crescente, poche settimane fa è stato lanciato il progetto MDA-Nafshi: un apposito team, formato da un paramedico e da infermiere qualificato in psicologia, verrà inviato alle emergenze di salute mentale. L’idea è di impedire il trasporto di tali pazienti in ospedale e di curarli in casa.
La tecnologia sta rivoluzionando il settore sanitario. In che modo l’AMDA intende sfruttare le nuove tecnologie (come le AI) per migliorare i propri servizi e aumentare l’efficienza delle operazioni?
Tutto il processo, dalla ricezione della chiamata di emergenza fino all’arrivo dei mezzi di soccorso e al raggiungimento dell’ospedale, si avvale da anni dell’intelligenza artificiale: per ridurre i tempi di risposta facendo arrivare il veicolo più vicino, per migliorare l’assistenza preospedaliera, per allertare l’ospedale con le informazioni più importanti.
Qual è la sua visione per il futuro dell’AMDA? Quali sono gli obiettivi principali che l’associazione si propone di raggiungere nei prossimi anni?
Il principale obiettivo che ci proponiamo di raggiungere nei prossimi anni è quello di contribuire maggiormente ai bisogni e ai progetti del Magen David Adom in Israele. Con la speranza che i progetti da supportare finanziariamente non siano di emergenza in periodo di guerra ma di sviluppo in tempi di pace.
Quel’è stato il contributo di AMDA nel 2024?
Nel 2024, l’Associazione Amici del Magen David Adom in Italia ha consolidato il suo ruolo fondamentale nel supporto ai servizi di emergenza in Israele, un traguardo reso possibile dalla generosità dei nostri donatori.
Acquisto di ambulanze e veicoli di risposta immediata
Nel corso dell’anno, grazie ai fondi raccolti subito dopo il 7 Ottobre, la nostra Associazione ha finanziato l’acquisto di due nuove ambulanze altamente equipaggiate per garantire una risposta tempestiva alle emergenze. Inoltre, in risposta alle crescenti necessità, abbiamo fornito due veicoli medici, i Community Immediate Response Vehicle di cui parlavamo prima, dimostrando concretamente come le risorse raccolte vengano impiegate per soddisfare le esigenze del MDA.
Sostegno per l’acquisto di equipaggiamenti medici
Nella seconda metà dell’anno, il MDA in Israele ha richiesto il nostro aiuto per l’acquisto di equipaggiamenti medici. Quindi, in seguito a un appello specifico, abbiamo potuto finanziare l’acquisto di 800 dispositivi medici ora presenti sulle Unità Mobili di Terapia Intensiva. Questo risultato evidenzia, ancora una volta, la concretezza e il pragmatismo che caratterizzano le attività della nostra Associazione.
Installazione di defibrillatori
Nel 2024 abbiamo anche contribuito all’installazione di un defibrillatore esterno presso un luogo pubblico in Israele e di un defibrillatore interno in un tempio di Milano. Queste iniziative sottolineano il nostro impegno per la prevenzione e la sicurezza sanitaria, anche a livello locale.
Formazione di primo soccorso
Infine, sono stati organizzati numerosi corsi di primo soccorso che hanno coinvolto 235 partecipanti delle comunità ebraiche italiane. Questo grazie anche ai fondi dell’8×1000 ricevuti dall’Unione delle Comunità ebraiche italiane e al patrocinio dell’Associazione Medica Ebraica. Questi corsi rappresentano un tassello fondamentale per promuovere la cultura della prevenzione e preparazione alle emergenze.
Conclusione
Il 2024 è stato un anno ricco di risultati tangibili e significativi, resi possibili dal prezioso supporto dei nostri donatori, sia abituali che nuovi.
L’Associazione Amici del Magen David Adom continua a distinguersi per il suo contributo concreto e il costante impegno verso il bene comune, rafforzando la collaborazione con il MDA in Israele e con le comunità che serviamo.
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