Caro Kfir,
ieri hai (o avresti) compiuto due anni. Noi non sappiamo se sei vivo, ma vogliamo farteli lo stesso, gli auguri. Noi ti aspettiamo e vogliamo credere che tu sia vivo.
Tu, strappato alla vita da esseri immondi che ti hanno precipitato nel buio dei tunnel di Gaza, avevi invece il diritto di vedere la luce del sole e l’azzurro del cielo; tu che nell’innocenza della tua età ti sei lasciato prendere e portare via, stringevi forte le spalle di mamma che ti teneva in braccio, avresti meritato la vita serena che spetta a ogni bambino, israeliano o palestinese che sia.
Noi non smetteremo di sperare, di pregare per vederti ancora. Intanto auguri, piccolo Kfir. Ovunque tu sia.
Non perdonerò mai