In questo periodo stiamo vivendo un turbinio di proclami, dichiarazioni forse anche più che sopra le righe, ma nulla – proprio nulla – batte le parole di fuoco del movimento dei Giovani Palestinesi italiani. Parole che ci auguriamo vengano analizzate col giusto peso dalla Digos, dal Ros dei carabinieri, dai Servizi e dalle Procure italiane, a cominciare da quella nazionale antiterrorismo presieduta da un magistrato di lungo corso e di grande preparazione come Giovanni Melillo.
![](https://www.italiaisraele.org/wp-content/uploads/2025/02/IMG-20170308-WA0021.jpg)
L’associazione dei “Giovani Palestinesi Italia”, organo di quella parte della diaspora palestinese in Italia che si riconosce in Hamas, dichiara guerra alla Repubblica italiana “complice” di Israele (e il passaggio alla lotta armata?). Lo rivela il sito “Israelesenzafiltri”.
Leggete:
![](https://www.italiaisraele.org/wp-content/uploads/2025/02/c6b6591e-63d8-43ed-8a25-a02aa8404f19-821x1024.jpg)
![](https://www.italiaisraele.org/wp-content/uploads/2025/02/f89bcec9-a910-466c-b173-98297bf5e636-822x1024.jpg)
Brevi osservazioni a margine. 1) Di un delirante comunicato abbiamo – per economia di spazio, ma anche per evitare altri conati di vomito – sintetizzato le ultime due pagine. Eloquenti, illuminanti come forse solo i comunicati con la stella a cinque punte sapevano essere.
2) Chiunque ci sia dietro questo attacco alla nostra democrazia va perseguito per legge. Saranno i magistrati inquirenti a ricercare i reati da contestare, e ce ne sono.
3) Costoro, i “giovani palestinesi d’Italia”, sono ragazzi probabilmente nati in Italia, o forse no e poco importa. Sarebbe interessante dar vita a uno screening approfondito sui membri di questa associazione, su chi la finanzia, sui luoghi nei quali si raduna per minacciare così violentemente, adesso, anche l’Italia.
4) Perché “colpire gli interessi sionistici in Italia”: è una chiara minaccia che sottintende azioni violente concrete.
5) “Boicottare, sabotare, liberare la Palestina dal Giordano al mare”.
Non serve aggiungere altro, il resto, le prossime puntate ce le aspettiamo dalle istituzioni e dagli organi preposti a garantire l’ordine e la sicurezza pubblica. Fate girare, grazie.
Da tempo abbiamo indicato atteggiamenti sospetti e pericolosi per l’ordine democratico . Cosa diranno adesso coloro che hanno appoggiato questo delirio ? Sminuiranno ancora la portata del rischio ? E la gestione dell’ordine pubblico come anche la
Magistratura scagionante i trasgressori ?
Troppi cani sciolti.. qua ognuno si sente in diritto di sovvertire lo stato