di Giuseppe Crimaldi
Anche ammesso che volesse far ridere, quella maglietta esibita ieri sera, venerdì 14 febbraio, sul podio di Sanremo dal maestro di musica Fabrio Barnaba ha rappresentato il momento più basso del servizio pubblico nazionale. La Rai. Anche a voler concedere un’interpretazione che solo chi vive a Taranto poteva interpretare, a noi quel BDS stampato a pailettes luccicanti su fondo nero non è per niente piaciuto; giacché BDS – in tutto il mondo (ma non sappiamo se anche a Taranto) – vuol significare una sola cosa: “Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni”, e fa riferimento al movimento fondato nel 2005 da attivisti palestinesi, che chiede sanzioni contro Israele.
Ma andiamo oltre. Anche ammesso che il barbuto direttore d’orchestra con quell’abitino avesse voluto riferirsi a un tipico modo di dire pugliese – “butta de sang”, intraducibile in italiano – e non volesse far politica di delegittimazione verso nessuno, ci chiediamo se tra i tanti soloni di una mega-produzione come quella del festival della canzone italiana ce ne fosse uno, almeno uno, che avesse lanciato uno sguardo su direttori d’orchestra e artisti prima di farli salire sul palco. Nessuno.
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Tutto questo è sconfortante. Mandare in onda un messaggio tanto forte in un contesto di intrattenimento così popolare, evidenziando la difficile linea da mantenere tra attivismo e puro intrattenimento, non può che sollevare interrogativi riguardo alla libertà di espressione degli artisti e l’appropriato uso di piattaforme pubbliche. Inaccettabile liquidare la cosa come se non fosse successo niente, giustificandosi poi di non sapere cosa sia il BDS (quello che conoscono in tutto il mondo, purtroppo, tranne che a Taranto). Maestro, sia più cauto, da oggi. E s’informi bene prima di cercare notorietà con simili uscite: se proprio vuole che si parli di lei, allora lo faccia con le note musicali. Altrimenti, stando così le cose, la prossima volta potrebbe indossare una maglia con la svastica, per poi venirci a dire che è un simbolo runico beneaugurale.
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BRAVISSIMO, GIUSEPPE!!!!!!