di Giuseppe Crimaldi
Che brutto spettacolo quei 40 fascistelli dei collettivi studenteschi che oggi a Napoli hanno impedito lo svolgimento di una conferenza organizzata dall’Università Federico II alla quale doveva partecipare il direttore di Repubblica, Maurizio Molinari. Che tristezza, che vergogna.
I fatti: Il giornalista era atteso a un dibattito con il rettore dell’Università Federico II di Napoli Matteo Lorito, in programma stamattina a Napoli nell’aula magna “Leopoldo Massimilla” della Scuola Politecnica e delle Scienze di Base, dal titolo “Il ruolo della cultura nel contesto di un Mediterraneo conteso”. Un gruppo di studenti ha contestato Molinari impedendogli di parlare: “Anche se lui sembra non riuscire a capirlo – hanno scritto in una nota gli attivisti – in Palestina sono 30mila i morti ammazzati da Israele. Il direttore di Repubblica e il rettore Lorito come possono parlare di Mediterraneo mentre si consuma, nel cuore dello stesso, un genocidio? Com’è possibile soprattutto invitare in questa situazione il direttore di una delle testate italiane dichiaratamente sioniste, la Repubblica?”.
Si fosse discusso di altro, e magari se il tema del dibattito fosse stato: “Viva Israele”, o “Viva Bibi Netanyahu”, uno se lo sarebbe anche forse posto il problema delle contestazioni. Invece no: la censura degli studenti fascistelli e dei centri sociali, i soliti noti, ha colpito un diritto costituzionalmente garantito, tanto che – sempre stasera – sul gravissimo fatto è intervenuto nientedimeno che il Capo dello Stato.
Mattarella ha colto il nervo scoperto che da mesi, anni, decenni, avvelena il mondo accademico: quello dell’antisemitismo travestito da antisionismo, senza se e senza ma. Che tristezza, che vergogna. E di cattivi maestri le Università italiane ne sono piene zeppe. Menomale che al Quirinale c’è una persona come Mattarella. Molinari ha ricevuto la solidarietà bipartisan della politica. Il Presidente della Repubblica lo ha chiamato al telefono “esprimendogli solidarietà”. Il Presidente ha aggiunto che quel che vi è da bandire dalle Università è l’intolleranza, perché con l’Università è incompatibile chi pretende di imporre le proprie idee impedendo che possa manifestarle chi la pensa diversamente, comunica una nota del Quirinale. A Maurizio Molinari e al rettore della Federico II° va tutta la nostra solidarietà. Ma guai se si dovesse ripetere la circostanza che vieta la libera manifestazione del pensiero “per motivi di ordine pubblico”.
Ultimo in ordine di tempo, questo episodio avrebbe dovuto sollevare ben altra indignazione, sia del presidente Mattarella, che da tutti i Media. Ancora non hanno capito che l’antiebraismo si è insediato da tempo in quei luoghi che dovrebbero essere la sede della cultura e del Sapere, grazie al lassismo e all permeassimo, figli e nipoti del ‘68. Vergogna immane. E questo purtroppo succede in tutti quegli ambienti dove da tempo si cova l’odio per gli ebrei.
80 anni fa quell’odio partiva dalla testa (Hitler, Mussolini, Mufti di Gerusalemme e raggiungeva la base. Oggi è ancor più pericoloso per avviene il contrario: l’ignoranza che domina sul sapere !!