di Giuseppe Crimaldi
Il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, Giovanni Melillo, ha incontrato ieri la comunità ebraica di Napoli, tenendo un intervento e rispondendo alle domande di presenti e giornalisti. “Sono onorato di essere qui – ha detto -per me è la prima volta, ma è importante essere in una comunità che ha cominciato la propria storia con passione, e le cui figure vanno fatte conoscere di più a tutti”.
Melillo è un magistrato di lunga e consolidata carriera. Pugliese di nascita, a 18 anni si è trasferito a Napoli dove si è laureato in Giurisprudenza alla Federico II, avviando così una brillante carriera che, oggi, lo vede al vertice della Procura nazionale antimafia e antiterrorismo.
Accompagnato dal giornalista Klaus Davi, Melillo è stato accolto dal consigliere della Comunità, Daniele Coppin, e dopo aver visitato i locali storici fondati dalla famiglia Rotschild ha tenuto un intervento di alto profilo, durante il quale ha sottolineato le preoccupazioni per “l’insorgente clima di antisemitismo” in Italia, in Europa e nel mondo, precisando che vi è da parte della Procura nazionale grande attenzione ai segnali di incitamento all’odio antisemita dopo i fatti del sette ottobre.
A suo avviso, “sono aumentati i rischi contro obiettivi sensibili, ragione per la quale è stato aumentato l’interesse da parte degli organi istituzionali preposti al controllo e alla sicurezza pubblica. Melillo ha poi sottolineato come il rischio di una connessione tra le mafie, tutte, e gli interessi dei terroristi internazionali sia un punto sul quale focalizzare la massima attenzione.
E sulle proteste negli Atenei: “Sono il fuoco di qualcosa che forse covava da tempo e che avrebbe potuto essere già spento se forse vi fosse stata una sensibilizzazione nelle scuole e nelgli Atenei. L’antisemitismo ha radici profondissime ed evidenti. questo impone il dovere di vigilanza e solidarietà a tutta la comunitàebraica”.
Shalom,sottoscrivo tutto quello che ho letto.pero’ penso che bisogna contrastare la propaganda “pro PAL” con una propaganda più efficace della loro.contrastando le loro bugie ! Senza paura !tanti di questi studenti non conoscono la storia.bevono le parole di facinorosi più ignoranti di loro!!!
È’ difficile a questo punto sperare nel cambiamento dellle piattaforme media di ricordare ai loro lettori come questa guerra è cominciata . Chi l’ha cominciata- e chi ha già detto (Hamas) che hanno tutte le intenzioni di ripetere i loro atti barbarici del 7 ottobre -all’infinito- fino alla distruzione totale di Israele . Ovviamente un paese democratico che sta subendo non solo attacchi giornalieri ma a anche il dovere di liberare gli ostaggi da condizioni intollerabili.
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