Non è questione se la presa di posizione sia arrivata troppo tardi o troppo presto, il fatto importante è che sia successo: le parole del presidente del Consiglio contro i nostalgici e i razzisti dentro Fratelli d’Italia segnano un solco netto e chiaro che in tanti aspettavano. E d’altronde come poteva essere altrimenti, dopo avere ascoltato le parole di Liliana Segre.
Le parole della premier: “Come moltissimi di voi sono arrabbiata e rattristata per la rappresentazione di noi che è stata data dai comportamenti di alcuni giovani del nostro movimento ripresi in privato. L’ho detto e ripetuto decine di volte, ma casomai ce ne fosse bisogno lo ripeto: non c’è spazio, in Fratelli d’Italia, per posizioni razziste o antisemite, come non c’è spazio per i nostalgici dei totalitarismi del ‘900, o per qualsiasi manifestazione di stupido folklore. I partiti di destra dai quali molti di noi provengono hanno fatto i conti con il passato e con il ventennio fascista già diversi decenni fa e a maggior ragione questo vale per un movimento politico giovane come il nostro, che fin dalla sua fondazione ha peraltro fatto la scelta di aprirsi a culture politiche compatibili con la nostra, accogliendo persone che arrivavano anche da percorsi politici diversi da quello della destra storica». Questo il testo della lettera indirizzata ai dirigenti di Fdi, dopo il ‘terremoto’ che ha scosso il partito con l’inchiesta di Fanpage su Gioventù nazionale.
«Fratelli d’Italia non è mai stato un movimento rivolto al passato. Da sempre, noi, siamo interessati solo al futuro della nostra Nazione. Non siamo come vorrebbero dipingerci. Non lo siamo noi e non lo sono i nostri ragazzi di Gioventù Nazionale. Abbiamo un movimento giovanile forte, sano, colorato, curioso e aperto. I nostri ragazzi, che a volto scoperto e la faccia pulita, con volantini e iniziative, difendono la Libertà nelle scuole e nelle università dalla violenza e dall’arroganza della sinistra, sono i primi a essere danneggiati da questa brutta storia – scrive la presidente del Consiglio -. Proprio per questo, non c’è alcuno spazio tra le nostre fila per chi recita un copione macchiettistico utile solo al racconto che i nostri avversari vogliono fare di noi. Noi abbiamo fatto della trasparenza e della coerenza i nostri tratti caratteristici. Noi facciamo quello che diciamo e siamo quello che appariamo. Non c’è trucco e non c’è inganno. Chi crede che possa esistere una immagine pubblica di Fratelli d’Italia che non corrisponde ai suoi comportamenti privati, semplicemente, non ha capito cosa siamo, e dunque non è il benvenuto tra noi. E la nostra linea è da sempre molto chiara».
Brava presidente Meloni. Ma adesso, alle sue giuste parole, faccia seguire i fatti: via dai partiti, dal suo come da quelli di certa sinistra, le tossine dei razzisti.
Cretini e falsi amici ci sono dappertutto, ma bisogna imparare a riconoscerli e a lasciarli fuori dalla porta, . A destra come a sinistra non si può continuare a nascondersi dietro il solito dito del “singolo che sbaglia”
“Chi crede che possa esistere una immagine pubblica di Fratelli d’Italia che non corrisponde ai suoi comportamenti privati, semplicemente, non ha capito cosa siamo”: esatto. Quei loro comportamenti privati corrispondono perfettamente alla loro immagine pubblica, che non è quella di Meloni ma è quella di Crosetto e compagnia bella. Non basta una persona straordinaria per fare un partito decente.