Galleria degli odiatori d’Israele e degli ebrei. I quali, oggi più che mai, si sentono forti
Nella cloaca maxima degli antisionisti c’è spazio per tanti. Ci sguazzano gente di ogni credo, razza e latitudine, e tra loro c’è chi fa la corsa per aggiudicarsi il podio più alto. Ecco una serie di personaggi che sguazzano nella fogna dell’antisemitismo travestito da antisionismo.
Mahmud Ahmadinejad. “L’esistenza di Israele è un insulto alla dignità umana”. Parole di Mahmud Ahmadinejad. “Il metodo usato nella fondazione del regime sionista (Israele, ndr) e la continuazione della sua esistenza sono un grande insulto alla dignità umana”. Ahmadinejad, più volte in passato ha profetizzato l’imminente scomparsa di Israele e ha definito “una favola” l’Olocausto.
Kim Il Sung. Il dittatore nordcoreano è responsabile della fornitura di armamenti utilizzati da Hamas nelle stragi del 7 ottobre 2023.
Jean Luc Melenchon. Il leader della sinistra francese ed ex candidato all’Eliseo non ama Israele. E nemmeno lo nasconde, anzi ne va fiero. “Profondamente indignato” per le sorti degli abitanti di Gaza, spiega perché si sta aprendo una profonda scissione tra l’Occidente e il resto del mondo sul sistema dei “due pesi e due misure” attuato nel sostegno a Israele. In una riflessione che coinvolge l’atteggiamento dei paesi e delle sinistre europee, Mélenchon rivolge un elogio al rifiuto di allinearsi inteso come “scelta morale per l’azione politica”. Nemmeno una sola parola per il 7 ottobre e per gli ostaggi israeliani che marciscono nei tunnel dei tagliagole.
Abdul Malik. E’ il terrorista con la divisa militare e il berretto rosso a capo degli Houthi yemeniti, finanziati – inutile dirlo – dall’Iran. Odia gli ebrei e vuole distruggere Israele: “Il nemico israeliano non è più al sicuro in quella che viene chiamata Tel Aviv. Gli Houthi dello Yemen continueranno ad attaccare Israele, non ci saranno linee rosse nella nostra risposta”.
Ali Kamenei. “La promessa di eliminare Israele sarà mantenuta. Vedremo il giorno in cui la Palestina passerà dal fiume al mare”. Parole di morte nere come il turbante che indossa, quelle della guida suprema iraniana Ali Kamenei. Odiatore compulsivo, esprime la propria psicopatia in maniera ogni giorno più sprezzante e aggressiva.
Recep Tayyip Erdogan. In questa galleria degli orrori non poteva mancare il presidente turco. La Turchia minaccia di invadere Israele. Erdogan ha parlato esplicitamente della possibilità di invadere Israele in risposta all’operazione militare in corso a Gaza. “Dobbiamo essere forti affinché Israele non possa fare questo ai palestinesi. Come abbiamo fatto in Karabakh, in Libia, possiamo fare lo stesso con loro”, ha affermato in un intervento trasmesso in televisione.
Cane che abbaia non morde