La licenza di odiare

di Mario Adinolfi

L’estate si è aperta con l’inchiesta di Fanpage, rilanciata dal programma tv Piazza Pulita su La7, che con una videocamera nascosta registrò alcune battute di sapore antisemita di una dirigente del movimento giovanile di Fratelli d’Italia, Flaminia Pace, che irrideva la senatrice ebrea Ester Mieli. L’inchiesta di Fanpage dominò le prime pagine per giorni fino a diventare caso internazionale. Corrado Formigli e Roberto Saviano tennero convegni denunciando l’antisemitismo dei giovani seguaci della Meloni e la Pace fu costretta alle dimissioni. Ieri è arrivata l’apertura di un’inchiesta della magistratura per istigazione all’odio razziale per la scrittrice Cecilia Parodi, che il movimento giovanile del Partito democratico volle a febbraio come ospite d’onore del suo convegno sulla Palestina. In un video, non rubato ma da lei stessa registrato, dichiara: “Odio tutti gli ebrei, tutti. Se un giorno dovessi vedervi tutti appesi per i piedi, non basta piazzale Loreto, serve piazza Tien An Men per appendervi tutti. Io ve lo giuro sarò in prima fila per sputarvi addosso”.
La notizia dell’apertura dell’inchiesta, della magistratura e non di Fanpage, non è su nessuna prima pagina nonostante la denuncia abbia una firma autorevole, quella della senatrice a vita Liliana Segre. Nei pochi trafiletti che troverete, nessuno chiede conto ai giovani del Pd del palco offerto a questo antisemitismo viscerale, che è proprio di vaste porzioni della sinistra allenate all’odio. Persino Bersani oggi rivendica in un’intervista il proprio “diritto” ad insultare un avversario politico e poi addita, vai a capire perché, di punto in bianco “gli antiabortisti nei consultori”.

(Cecilia Parodi e Liliana Segre)

Alla sinistra sembra essere concessa la licenza di odiare, non so quanti commenti ho letto sui social questa estate di persone rammaricate per quel centimetro che ha salvato Trump da un proiettile in testa. È stata un’estate molto calda ma le sole teste politiche a cadere sono state quelle della giovane Flaminia Pace il 27 giugno dopo l’inchiesta di Fanpage sull’antisemitismo a destra e quella dell’anziano Joe Biden il 21 luglio dopo una campagna di stampa che lo ha improvvisamente descritto come demente dopo aver sostenuto per anni che chi parlava della sua inadeguatezza era un complottista spacciatore di fake news.
I media sono ormai usati come clave, ma della verità hanno paura. L’odio viscerale che la sinistra prova verso chi si frappone ai propri disegni è uno dei temi tabù, io lo trovo interessante perché non è un odio contraccambiato, è unidirezionale.

Nessuno si sognerebbe mai di andare a contestare da destra un esponente di sinistra, di impedirne la parola o la presentazione di un libro. Nessuno da destra andrebbe a incendiare, vandalizzare o spaccare le vetrine di una sede proaborto come si fa invece contro i pro-life. Nessun sindaco di destra vieterebbe il concerto di un cantante di sinistra, come invece è stato fatto con 40 concerti di Povia, colpevole nel 2009 di essere arrivato secondo a Sanremo con “Luca era gay”.


Nessuno andrebbe mai con una telecamera nascosta a infiltrare per settimane un movimento di sinistra filopalestinese per scoprire se ci sono tracce di antisemitismo. E se un video insopportabilmente antisemita emerge di una scrittrice di sinistra, niente prime pagine, solo qualche imbarazzato e imbarazzante trafiletto solo perché la scrittrice è finita sotto inchiesta per una denuncia di Liliana Segre. Bisogna capire perché alla sinistra è concessa la licenza di odiare. Consiglio a Fanpage, Piazza Pulita e Roberto Saviano di attrezzarsi per questa nuova indagine intellettuale, sono certo che le loro attenzioni non abbiano un’ossessione unidirezionale. O forse mi sbaglio?

3 thoughts on “La licenza di odiare

  1. L’ultima parte dell’articolo mi sembra una difesa assolutamente fuori luogo: non si vuole ricordare quante azioni di odio ha fatto nel tempo la destra …. per non parlare d’altro: che ne dice del comportamento di Casa Pound?

  2. Incalziamo i reticenti e i minimizzatori di professione perché l’antisemitismo alberga sia a destra che a sinistra e resta subdolo becero comportamento da censurare sempre

  3. purtroppo l’indignazione è quasi sempre a senso unico. C’è un dilagante antisemitismo di una precisa matrice che viene fatto passare sotto silenzio , quasi fosse un fenomeno di folklore

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