di Piercamillo Falasca
Su Noa e Mira Awad a Sanremo. Ovviamente alla stampa italiana non interessa la complessità, è bastato raccontare il siparietto delle due cantanti, una israeliana e una palestinese, precedute dal messaggio del Papa.
Le cose non stanno esattamente così: Mira Awad è una cittadina israeliana di nazionalità araba e di religione cristiana. Sua madre era bulgara, suo marito è un cittadino ucraino di origine ebraica. Mira vive a Tel Aviv.
Ha rappresentato Israele all’Eurovision nel 2009, insieme a Noa, cosa che le attirò accuse e antipatie palestinesi (e una petizione contro la sua partecipazione, di cui lei non tenne conto). Si auto definisce di nazionalità palestinese e di cittadinanza israeliana, critica i governi israeliani “da sinistra” ma non contesta affatto l’esistenza di Israele, come si può leggere nella sua intervista di qualche mese fa al Paìs (la trovate facilmente). Sul 7 ottobre, la sua condanna ad Hamas e a chi la sostiene è stata totale.
Insomma, ieri a Sanremo è stata rappresentata la pluralità della società israeliana, che è l’unica vera democrazia della regione. Ma di questo, ovviamente, nessuno ha parlato.