di Gerardo Verolino

Dalla collezione di Italia Israele Today riprendiamo un articolo del giornalista Gerardo Verolino scritto nel 2018, ma quanto mai attuale. Gad Lerner non cambia mai e resta un evergreen. Soprattutto dopo l’ultimo appello firmato contro il “genocidio” a Gaza.

Se si tratta di indossare la casacca rossa del rivoluzionario, incurante del Rolex d’oro che porta al polso, “per contrastare l’emorragia di umanità”, Gad c’è. Se si tratta di firmare l’appello per imporre lo stop all’acquisto degli F35, Gad c’è. Se si tratta di firmare l’appello contro “la svolta autoritaria di Berlusconi”, Gad c’è.
Se si tratta di firmare l’appello di “Micromega” per chiedere la “revoca dei servizi sociali utilizzati da Berlusconi”, Gad c’è. Se si tratta di firmare un appello per la liberazione dal carcere di Adriano Sofri, con annesso “digiuno contro l’oblio”, Gad c’è.
Se si tratta di firmare una lettera-appello ai parlamentari per chiedere l’approvazione del ddl Cirinnà sulle unioni civili, Gad c’è.


Se si tratta di firmare l’appello per un “Patto Generazionale” per cui ognuno dei firmatari assicura che, dopo i 60 anni, si dimetterà da ogni eventuale incarico istituzionale, Gad c’è.
Se si tratta di firmare un appello per avere una maggiore presenza di Bibbia nella scuola italiana, Gad c’è.
Se si tratta di firmare un appello per richiedere le primarie di coalizione ai partiti del centrosinistra, Gad c’è. Se si tratta di firmare un appello per dire “Ora basta! La rivolta delle donne contro il Cavaliere”, Gad c’è.
Se si tratta di salvare la foca monaca, il cavalluccio a dondolo, le mezze stagioni, l’Amaro Ramazzotti, il Subbuteo, la fedeltà coniugale, l’Anticiclone delle Azzorre, l’ovetto Kinder, le gambe delle Kessler, la polvere d’Idrolitina, gli spaghetti alla carbonara e la penna d’alpino, Gad c’è.
È lui, il “polso d’oro”, a prova di slogatura, della firma italiana. Se avete un appello da proporre, Gad Lerner, statene certi, lo firmerà.
Ma la smania firmaiola del nostro raggiunge l’apice quando “tocca” attaccare Israele, che pure si vanta di essere il suo Paese d’origine.
Se si tratta di sottoscrivere un appello, come quello promosso di recente dal settimanale Espresso, sul “Massacro di Gaza”, per accusare Israele di ogni nefandezza contro i”poveri palestinesi”; e per il fatto che “non possiamo tacere di fronte all’uso sproporzionato della forza da parte di Israele”, Gad c’è.
Se si tratta di firmare in quell’altro appello pubblico contro Israele, nel quale si dice che “lo Stato di Israele” si è trasformato in “una società governata da un principio di apartheid”, anche in questo caso, Gad, insieme ad altri cinquemila, c’è.

Gad Lerner nella sua casa di Milano © Armando Rotoletti


Oppure se si tratta di firmare un appello per “la protezione internazionale del popolo palestinese” perché “noi cittadini di Israele” consideriamo “gli insediamenti ebraici nei territori occupati da Israele nel 1967 un atto continuato di aggressione nei confronti dei cittadini palestinesi”, Gad c’è. Se si tratta di firmare, come nel 2016, un appello per dire: “Salva Israele, ferma l’occupazione”, lui c’è, c’è, c’è.
“Se amate Israele – dice Gad – il silenzio non è più un’opzione possibile”. “La situazione è disastrosa” aggiunge, dal momento che “il protrarsi dell’occupazione israeliana opprime i palestinesi e alimenta un ciclo ininterrotto di spargimento di sangue”; che “corrompe le fondamenta morali e democratiche dello Stato d’Israele”. Ammappela.
Insomma, ogni volta che si tratta di criticare quello che dice di essere il suo Paese, la mano firmaiola di Gad parte, di scatto, in automatico e comincia a muoversi per un moto irrefrenabile. Ma la mano di Gad, ohibò, si ferma se si tratta di firmare appelli contro i palestinesi che commettono efferatezze sugli ebrei.
A questo punto, si rende necessario un nuovo appello pubblico sullo strano “vizio” di Lerner: firma anche tu perché delle firme di Gad non ne puoi più.

One thought on “Gad c’è

  1. 🤣🤣🤣🤣 ..dove posso firmare per limitare le emissione di Gad Lerner nell’atmosfera?

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