Sul sito ufficiale del Comune di Castelbuono (Palermo) l’appello a boicottare Israele e i suoi prodotti

Questa ci mancava. Ne abbiamo viste tante, ma questa poi: un sindaco siciliano ufficializza sulla pagina web del suo Comune in provincia di Palermo la sua personalissima guerra a Israele. Guerra commerciale, e ci mancherebbe. Lui si chiama Mario Cicero, è alla guida di una coalizione di “Democratici per Castelbuono” e immaginandosi già premio Nobel per la Pace ha detto la sua su come risolvere la crisi in Medio Oriente tra Israele e Hamas. Sulla pagina https://www.comune.castelbuono.pa.it/castelbuono/zf/index.php/organi-politico-amministrativo/index/detail/idOrgano/GTkE9P-Q-F troverete la “nota stampa” che vi illuminerà sulla proposta. Cicero rivolge un accorato appello alla comunità invitando tutti i cittadini ad adottare un gesto di solidarietà concreto. Propone il boicottaggio dei prodotti israeliani “come simbolo di protesta pacifica contro la violenza e le violazioni dei diritti umani che stanno affliggendo la popolazione di Gaza”. Segue la “black list” di merci, servizi e prodotti made in Israel.

“Non possiamo restare indifferenti di fronte alla tragedia umanitaria in corso. Questo boicottaggio rappresenta un atto pacifico ma significativo per incoraggiare la comunità internazionale a prendere posizione,” ha dichiarato il sindaco. E -chiosa il sito online “Castelbuono live” – con questa iniziativa “il primo cittadino spera di risvegliare le coscienze e incoraggiare una riflessione collettiva che spinga verso soluzioni di pace e riconciliazione, sempre nel rispetto della dignità umana e dei diritti universali”. Ovviamente boicottando Israele e gli israeliani. Lasciamo ai lettori ogni considerazione, limitandoci a chiudere pubblicando la lettera inviata dai vertici della Federazione Italia Israele e dalle tre associazioni siciliane al pacifista Cicero.

Sindaco Cicero,
abbiamo appena letto il suo appello a boicottare i prodotti israeliani. Sinceramente inorridiamo davanti a simile iniziativa che – obbediente ad una abusata propaganda propal – è spudoratamente schierata contro Israele, il Paese aggredito e martoriato il 7 ottobre dal pogrom dei terroristi palestinesi. Scorrendo la sua storia vedo che lei (giustamente) si è battuto per la pace, contro le nefandezze perpetrate contro il popolo curdo, ma non trovo traccia di una sola sillaba di condanna verso Hamas, l’unica vera responsabile della tragedia del popolo palestinese. Se lei avesse almeno speso una parola su questo – sulle atrocità commesse contro i civili israeliani, che è poi la causa degli effetti ai quali assistiamo oggi – anziché fare la black list della spesa dal pulpito della faziosità del suo appello, forse avremmo provato a scriverle una lettera diversa. Ci accorgiamo invece che lei è solo l’ennesimo odiatore di Israele che sbandiera a senso unico il vessillo della bandiera arcobaleno. Di più: se lei avesse mai proferito non dico una parola, ma almeno un sussurro ricordando il calvario degli ostaggi civili ancora nelle mani dei tagliagole palestinesi, ci saremmo convinti della sua buona fede. Così non è: e anche in nome della Federazione Italia-Israele, che qui rappresentiamo non resta che esprimere il raccapriccio per questo suo odio.
Bruno Gazzo, presidente nazionale della Federazione Italia Israele
Giuseppe Crimaldi, past president della Federazione Italia Israele e responsabile della Comunicazione

I presidenti delle associazioni Italia Israele di Palermo (Alice Anselmo) di Catania (Antonio Danese) e di Caltanissetta (Nazzarena Condemi)

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