Per il secondo giorno consecutivo, centinaia di abitanti della Striscia sono scesi in piazza in diverse località di Gaza per protestare contro il governo di Hamas e chiedere la fine della guerra.

Come mostrano le immagini rilanciate da Channel 12. Le manifestazioni più significative si sono svolte a Beit Lahia, Jabalia, Khan Yunis e nei quartieri Sajaiya e Zaytun, dove i manifestanti hanno bloccato le strade, incendiato pneumatici e gridato «vogliamo vivere». In alcuni video postati sui social da Gaza si sentono critiche dirette anche contro l’emittente Al Jazeera, accusata di ignorare deliberatamente le proteste popolari. In risposta, il canale ha diffuso una dichiarazione attribuita a «notabili di Beit Lahia», in cui si esprime sostegno a Hamas e si condanna «ogni tentativo di strumentalizzare le marce spontanee». Secondo fonti locali, tra gli organizzatori delle proteste vi sarebbero attivisti di Fatah e membri del movimento «Biddna Na’ish» («Vogliamo vivere»), che in passato hanno già guidato mobilitazioni contro Hamas e subito pesanti repressioni. Alcuni slogan condivisi online descrivono Hamas come «organizzazione terroristica che ha venduto Gaza per denaro» e invocano una «rivolta popolare» per porre fine alla sua autorità. Nonostante il controllo stretto esercitato da Hamas, la rabbia sociale cresce visibilmente. (ANSA).